Post by Roberto AvanziIo ci ho visto un bel toroidale, con più secondari (naim ci insegna
del
resto che non sempre serve avere troppi trasformatori), e "inanellato".
Nel SA 7001 KI c'é lo stesso toroidale, con una discreta regolazione
della corrente.
Un'alimentazione del genere ha un costo risibile, ed alla fine non è neppure
schermata.
Nessun problema, se non parlassimo di un oggetto di questo costo,
esattamente come per il CD 17 KIS nelle varie versioni, il cui prezzo di
partenza fu 3,500,000 lire.
Servisse....
Post by Roberto AvanziLa meccanica nel 7001 KI é modificata rispetto al 7001 base: non
solo l'aspetto é diverso, ma si vede che é montata in modo da essere,
internamente, appesa. C'é una costruzione pesante, stabile, e un
secondo fondo in rame. Non mi sembrano cavolate.
E' montata su un lamierino da due lire perchè ci han voluto mettere sotto la
parte digitale, ed è tutta plastica.
Semplicemente è chiusa anzichè avere il ponte sopra. Lo stampato è di
pessima qualità, i componenti passivi sono di qualità...standard, senza nè
infamia né lode, quella meccanica SACD costa circa 24 euro, il tealio è una
sfoglietta priva di ogni rigidità meccanica ed accorgimento per le
vibrazioni...insomma, è un apparecchio come purtroppo tanti ce ne sono,
venduto ad un prezzo fastasioso e con alcuni accorgimenti puramente
scenografici.
Certamente non è l'unico, ma siccome se ne parla molto, non vedo perchè non
dirlo.
Post by Roberto AvanziNell'hifi ci sono pochi prodotti che mantengono il valore, e spesso
c'é
anche una componente hype.
Beh insomma...Mac, Am Audio, B&W, Kef, Sonus Faber, Krell, Conrad, Thiel,
Rowland, Levinson, Classè, Rotel, NAD...non mi sembra abbianoi crolli,
perlomeno su apparecchi comunque recenti. A parte Thiel che fino a qualche
anno fa aveva dei prezzi praticati dall'importatore che erano imbarazzanti.
Post by Roberto AvanziSi tratta di modellini consumer....
Sì ma i Philips da cui derivano costavano molto meno....
Telaio, alimentazione e meccanica del 6000, cioè tutte le parti più costose
a livello produttivo sono quelle di un Technics da 590,000 lire dell'epoca.
Post by Roberto AvanziRiguardo al tuo discorso del carattere di una linea di prodotti, che
implica che non si tratti di hifi ma di my-fi, vorrei farti notare che
anche i
lettori CD della Micromega avevano un carattere sonico immediatamente
riconoscibile. Fuffa? I diffusori B&W li riconosci SUBITO, tutti,
dalla
Post by Roberto Avanzilinea 600 alla linea 800, hanno un carattere di famiglia. Fuffa myfi?
Ancora, anche i lettori CD naim (che mi hai consigliato, e che conosco)
hanno un carattere sonico ben preciso.
Riconoscere qualcosa perchè NON fa determinate cose è un pò diverso che
riconoscerla per quel che introduce.
Anzi, direi che la differenza è ssotanziale. Anche le Nautilus si riconosco
all'istante, ma non certo perchè sporcano il suono...
Il suono alla Marantz è coem quello Sonus Faber: finto, studiato e ripetuto
per piacere ruffianamente, con la gamma acuta addolcita, il basso
leggermente gonfio e inesistente sull'estremo inferiore, e stendo un velo
sulla capacità dinamica. Tuttavia in entrambi i casi questo suono piace, e
Marantz vende.
Post by Roberto AvanziNon so perché tu ce l'abbia così con Marantz... evidentemente Ken
Ishiwata un giorno ti ha superato su una autostrada tedesca a 300
all'ora sulla sua Ferrari e ti sei sentito offeso? :-)
Ishiwata ha tutta la mia stima per la sua capacità di vendersi e per la sua
capacità di mettersi in gioco, dopo la foto con il violino bianco sulla
pubblicità.
Marantz è invece, come Sonus Faber, come Klimo, come Audio Tekne, come
McIntosh uno dei tanti finti miti dell'hi-fi, perlomeno in tempi recenti,
che di cosa facesse negli anni 60 non ho alba.
Se ne parla tanto perchè se ne chiede tanto...
A.CiD