Post by DindoNon mi pigliate a sassate pero'...:-)))
non riesco a capire quando un diffusore suona in modo eufonico...
suono aggraziato, suono armonioso,ecc
ma quando leggo una rivista o ascolto voi il "suono eufonico",in un
diffusore o in un componente e' quasi descritto come un difetto
"sono diffusori un po' eufonici ma a te' magari il suono piace cosi'"
oppure
"....suona un po' eufonico ma per questo prezzo......."
chi ha la pazienza di spiegarmelo?
C'e' la hi-fi (riproduzione corretta del suono inciso sul supporto CD,
LP etc etc) e la my-fi (utilizzo dell'impianto di riproduzione per
ottenere un suono *gradito* all'utilizzare)
Ebbene - udite, udite - entrambi gli approcci sono accettabili,
secondo me. Fatte i dovuti distinguo del caso ...
La filosofia my-fi funziona alla grande in tutti quei casi in cui il
messaggio sonoro che si vuole riprodurre e' deficitario. Per esempio,
alcune registrazioni eseguite agli albori del digitale, oppure
registrazione pessime tout court. Allora ecco che un CDP constadio di
uscita a valvole puo' ad ese,pio 'addolcire' il suono, privandolo di
asprezze, sibilanti fastidiose etc etc. Si perche' in quasi tutte le
discussioni sull'hi-fi si parla quasi esclusivamente della catena di
riproduzione (dalla sorgente fino alla'ambiente di ascolto) e mai
della catena di registrazione (dall'ambiente di registrazione,
attraverso il microfono, il pre-mic etc etc); ci si scanna su quale
cavo di segnale usare tra CDP e pre quando magari durante la
registrazione sono stati usati cavi da 4 soldi ... In questo caso puo'
*aiutare* a rendere piu' sopportabili certe ciofeche (vi ricordate il
CD di Cassandra Wilson che ho riportato in un altro post?), magari
equalizzndo un filino il terzo d'ottava in cui si trova l'energia
delle sibilanti) magari usando un'amplificazione valvolare dalla
risposta calante in frequenza.
Pero', nel caso in cui (e tanto piu') ci si trova di fronte ad una
registrazione di prima classe, realmente full range, eseguita allo
stato dell'arte durante tutte le fasi di produzione, ecco che allora
ci vuole l'hi-fi ... davvero non capisco per quale motivo devo
iniettare nel programma riprodotto dosi da cavallo di 2a armonica
durante la riproduzione ... Se si aprla di hi-fi, questa deve essere
*high* dalla registrazione fino all'ambiente di ascolto. AL contrario,
non mi interessa radiografare una pessima registrazione, magari
afflitta da jitter, come accadeva alle prime macchine digitali),
oppure una registrazione di fortuna di un concerto dal vivo,
attraverso un sistema *unforgiving*: qui bisogna salvare il salvabile
(ove non sia stato fatto dall'ingegnere del suono di turno. Sto
ascoltando *cattivi* CD con la mia Stax 404: vi assicuro che non e'
una gran bella esperienza ...
Saluti, Marco