Ciao Gaeel,
pippo, delacroix, momo e piergianni ti hanno già fatto delle osservazioni
importanti, che quoto e faresti bene a seguire alla lettera. Io aggiungo
qualche cosa, sebbene la mia opinione sia meno qualificata della loro,
perché mi sembra che il tread che hai aperto sia interessante.
"Gaeel" <***@tin.it> ha scritto nel messaggio news:***@o13g2000cwo.googlegroups.com...
Vi chiedo, pur non avendo alcuna nozione di elettronica, sarei in grado
di costruirmi un ampli valvolare seguendo magari le istruzioni di
qualche kit?
In effetti con una frase hai fatto 3 domande.
1) sì, puoi costruire un ampli senza alcuna nozione, ma:
- è pericoloso, perché le valvole lavorano in generale con tensioni letali
per la salute (al contrario dello stato solido dove in linea di massima
lavori con 12 Volt in cc...).
- non ne capisco il senso. Se vuoi AVERE un ampli valvolare e pensi di
risparmiare, cambia strada: spenderai il doppio! D'altra parte il DIY (Do It
Yourself) è e deve rimanere un hobby: impossibile "battere" i designer
dell'hifi, con le loro strumentazioni ed i loro laboratori di ricerca.
L'appassionato di DIY è essenzialmente uno che ama studiare PRIMA e provare
DOPO, per imparare, capire... leggere libri, provare col tester...
Se la cosa è fattibile, dove posso reperire i migliori kit sul
mercato?
Io è da un po' che gironzolo nella rete e (caso raro...) sui kit valvolari
in Italia ci sono ottimi prodotti (e risparmi su spedizione e cambio). Ti
segnalo 2 siti che a me piacciono molto e ci sto facendo un pensierino, in
ordine di "importanza":
www.audiokit.it
www.digitex.it
In entrambi trovi apparecchiature dei guru del valvolare in Italia:
Franceschini, Aloja, bla bla bla
Audiokit ha un apparecchio stravenduto, "Lo Scherzo", un single ended che
utilizza delle PCL82 e può arrivare a 2,8 Watt. Considera che quelle valvole
erano molto comuni nei televisori in bn e ricordo che erano in grado negli
anni '60 di fornire l'audio in una osteria friulana di 100 mq dove la
domenica si giocava a tresette e si guardava la partita. Oggi questi numeri
vanno sussurrati a bassa voce perché rischi il linciaggio :-)
Ha il vantaggio che è su circuito stampato ed è più difficile sbagliare.
Costa una media di 350 Euro a seconda della configurazione e lo puoi
continuamente aggiornare o modificare: in giro ci sono molti che lo hanno
"declassato" ad ampli per cuffie. Il prezzo mi sembra più che onesto, se
consideri che oltre la metà della spesa se ne va solamente per l'acquisto
dei canonici 3 trasformatori: alimentazione (bias, filamenti, ecc.), uscita
sin ed uscita des. Ha anche una versione cablata in aria, "Il Giochino".
Se vuoi dare più valore al tuo acquisto spendendo però di più, da Digitex
trovi il kit 300B SE (sempre su pcb), dove arrivi a 8 watt (sempre con un
single ended, da sempre il primo amplificatore hobbistico...), dove per
l'appunto con le 300B avrai un po' più di valore tra le mani.
Vorrei autocostruirmi un ottimo valvolare che non mi faccia rimpiangere
il miglio conrad johnson esoterico.......
Hai valutato i consigli di piergianni circa l'eventualità di uniziare con un
gainclone? se sì e la tua risposta è stata "si fotta!", complimenti, ben
arrivato nel club degli affetti da sindrome da volvolincongruenza cerebrale
degenerativa! :-)
Amare le valvole non è un fenomeno razionale, è come quello che che ama le
bionde anziché le more, o si mette un iguana in casa o un pitone nel
comodino. I primi appassinati di telematica, 15 anni fa, esprimevano così la
loro passione: "we do it because we like it! (lo facciamo perché ci va!)".
Che senso aveva scriversi al pici anzichè anzare la cornetta e telefonare?
L'esoterico da sempre cattura la fantasia del celebrovalvololeso. Ricorda
che se fai un nome... una marca... rischi lo scontro armato con la fazione
avversa. Ma anche se solamente sposi un principio costruttivo (single ended,
push-pull, OTL, cascode, catode follower, white catode...). A me ad esempio
il CJ è l'unico ampli valvolare che non mi piace, non lo vorrei neanche se
me lo regalano (parola d'onore!).
Io sono di un parere (non oso dire "consiglio"): di seguire una logica
"storica" ed impegnarsi su quegli ampli che hanno segnato la strada
tecnologica dell'amplificazione. Ad esempio, partendo da un single ended,
passerei via via ad push-pull, un Williamson, un Dynaco... un Quad... L'idea
è quella di seguire una parabola di apprendimento. Inutile dire che in rete
trovi tutto: schemi, componenti, articoli...
Ora date sfogo agli insulti!
Put a tumb in your buttom and smell it! (Questo mi fu detto 20 anni fa da un
marinaio a Liverpool inka%%at0 nero ed ancora adesso se ci penso muoio dalle
risate :-))))))
Ciao capocciò!